Gli Avvocati sanno che l’assunzione di un incarico contro chi è stato già cliente dello stesso Avvocato deve essere valutata con attenzione alla luce delle regole deontologiche. La disciplina deontologica dell’assunzione di incarichi contro una parte già assistita è specificamente dettata dall’articolo 68 del Codice Deontologico forense il quale, ai suoi primi tre commi, detta […]
Come noto l’articolo 330 del codice di procedura civile, rubricato “Morte o perdita della capacità della parte costituita o del contumace”, prevede che se la morte oppure la perdita della capacità di stare in giudizio di una delle parti o del suo rappresentante legale si verifica in capo alla parte che si è costituita nel
L’Avvocato che sia sospeso, a esempio per effetto di provvedimento disciplinare o amministrativo, può svolgere attività stragiudiziale? Invero ogni Avvocato è in grado e deve invero essere in grado di rendersi conto se, qualora si trovi nella condizione di essere sospeso dall’esercizio della professione, può o meno svolgere una determinata attività. La lettura della Legge
L’esercizio dell’attività di avvocato deve essere fondato sull’autonomia e sulla indipendenza dell’azione professionale e del giudizio intellettuale: lo prevede il primo comma dell’articolo 3 della Legge Professionale Forense. L’indipendenza dell’Avvocato è connotato fondamentale dell’attività professionale. A sua volta il Codice Deontologico Forense al comma 2° dell’articolo 24, che regola il conflitto di interessi, prevede che
Ecco le slides (cliccate sul titolo) predisposte dal relatore Avvocato Pietro Tonchia per l’interessante evento formativo “L’Avvocato e gli adempimenti antiriciclaggio nell’attività professionale – secondo incontro” tenutosi in data 14 ottobre 2024 presso la Sala Asquini dell’Ordine di Udine. La Camera di Deontologia Forense ringrazia il Collega e socio Avvocato Tonchia per averci partecipato le
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20877/2024 del 26.07.2024, decide il caso dell’Avvocato che, nominato difensore di fiducia di un imputato, non partecipa a nessuna udienza del procedimento penale riguardante quest’ultimo. Il Supremo Collegio rigetta il ricorso presentato dall’incolpato avverso alla sentenza del Consiglio Nazionale Forense che, riconoscendo in suo
L’Avvocato non abilitato al patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori può quanto meno predisporre gli atti inerenti a procedimento che si svolga avanti a tale magistratura? La domanda può sorgere allorché ci si imbatta, a esempio, nell’Avvocato che, non abilitato, appunto, al patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori, rediga ricorso per cassazione a tutela di proprio cliente,
E’ noto che il “patto di quota lite” nel nostro ordinamento è vietato. Già si è visto che ciò è stabilito dalla Legge Professionale Forense 31.1.2012 n. 247 al suo articolo 13, comma 4: “Sono vietati i patti con i quali l’avvocato percepisca come compenso in tutto o in parte una quota del bene oggetto
Come noto, ai sensi dell’art. 51, comma 1, della legge 31 dicembre 2012, n. 247 e dell’articolo 20 del Codice Deontologico Forense gli illeciti disciplinari nei quali può incorrere l’Avvocato consistono, in primo luogo, nella violazione dei doveri e delle regole di condotta fissati dal medesimo Codice Deontologico Forense e, comunque, nelle infrazioni ai doveri
L’articolo 18 della Legge Professionale Forense 31.12.2012 n. 247 disciplina le incompatibilità con la professione forense che, laddove sussistenti, determinano l’assenza di uno dei requisiti per l’iscrizione della persona all’Albo degli Avvocati o, se sopraggiunte dopo l’iscrizione, comportano la necessaria cancellazione dall’Albo medesimo, a mente delle previsioni dell’articolo 17, rispettivamente al suo 1° comma, lettera