La disciplina deontologica del conflitto di interessi, con il moltiplicarsi degli ambiti di possibile esercizio dell’attività professionale, viene all’attenzione sempre più frequentemente e riveste invero particolare delicatezza. Il Codice Deontologico Forense dedica una specifica disposizione al conflitto di interessi, l’articolo 24, anche se anche altre norme possono considerarsi espressione dei medesimi principi, o quanto meno […]
L’avvocato che ricopre il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione o di amministratore delegato o unico di una società commerciale si trova in una situazione di incompatibilità con l’esercizio della professione forense laddove tale carica comporta effettivi poteri di gestione o di rappresentanza e non si limiti esclusivamente all’amministrazione di beni personali o familiari:
Cosa può succedere, nell’ambito dell’Ordinamento professionale forense, all’Avvocato che, al di fuori dello svolgimento dell’attività professionale, si renda protagonista di un’aggressione non solo verbale ma anche fisica nei confronti di altra persona, addirittura, come avvenuto, colpendola con pugni e calci? Sicuramente un episodio di tale fatta deve venire valutato e, eventualmente, sanzionato in sede disciplinare.
L’Avvocato che svolga la propria attività professionale nell’ambito del diritto di famiglia e minorile deve porre un altissimo grado di attenzione alla possibilità, anche del tutto potenziale ed astratta, di far venire meno agli occhi dei consociati la correttezza dei legali, sia quali difensori delle parti che quali curatori del minore. Il diverso ruolo del
Spesso l’Avvocato si chiede se qualora subisca l’applicazione di una sanzione disciplinare il passaggio del tempo, magari lungo, da detta applicazione possa eliminarne il rilievo, in particolare quanto ai molteplici aspetti in relazione ai quali il precedente disciplinare viene in considerazione. La risposta a tale quesito è che per la sanzione disciplinare non è prevista
La Fédération des Barreaux d’Europe ha diffuso delle Linee guida attinenti al rapporto tra Avvocati e Intelligenza artificiale generativa. Da sottolineare la sollecitazione al rispetto del segreto professionale e il richiamo al profilo della responsabilità nella utilizzazione del nuovo strumento, connesso all’obbligo di informativa e di trasparenza nel rapporto con il cliente. In ogni caso,
Qual è la disciplina che si applica qualora un Avvocato sia sottoposto a procedimento disciplinare e abbia volontà, o necessità, di ottenere la cancellazione dall’Albo professionale? L’articolo 17 della legge 247/2012 (Legge professionale forense), destinato a disciplinare l’iscrizione all’Albo e la cancellazione dallo stesso da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, al suo sedicesimo comma
Qual è il termine di prescrizione dell’azione disciplinare? L’articolo 56 della Legge Professionale Forense 31.1.2012 n. 247 è in tal senso inequivoco, statuendo che “L’azione disciplinare si prescrive nel termine di sei anni dal fatto”. E’ per altro noto che tale termine può venire interrotto, ai sensi del terzo comma del medesimo articolo, “…con la
Occorre ricordare che il patto di quota lite è vietato. Lo stabilisce la Legge Professionale 31.1.2012 n. 247 al suo articolo 13, comma 4: “Sono vietati i patti con i quali l’avvocato percepisca come compenso in tutto o in parte una quota del bene oggetto della prestazione o della ragione litigiosa.” Lo ribadisce il Codice
L’Avvocato può chiedere un compenso maggiore di quello che già aveva chiesto al Cliente, qualora quest’ultimo non paghi? La risposta a tale domanda, per un comportamento che può venire assunto per diverse ragioni, va rinvenuta nel comma 5° dell’articolo 29 del Codice Deontologico Forense: “L’avvocato, in caso di mancato pagamento da parte del cliente, non